Nella vita professionale ci capita spesso di doverci confrontare con situazioni patrimoniali (sia immobiliari che di natura generale) nelle quali la presenza di più coeredi può condurre – anche a causa di rapporti pregressi deterioratisi nel tempo o di antiche “ruggini” famigliari – a situazioni particolarmente tese quando non esplosive, nel momento in cui una divisione ereditaria, legittima o testamentaria che sia, porta alla necessità di suddividere il patrimonio ereditato in parti di pari consistenza (o di consistenza diversamente definita, se la volontà testamentaria del de cujus ha previsto differenti quote per i vari fratelli e sorelle coeredi).
La divisione diventa poi particolarmente gravosa in termini di valutazione e di suddivisione del patrimonio quando da dividere vi sono degli immobili. Se infatti è semplice spartire direttamente cifre depositate in banca, diventa meno semplice suddividere tra i coeredi valori derivanti da un portafoglio titoli o da rami d’azienda piuttosto che compartecipazioni societarie e ancora più complesso diviene suddividere immobili che per poter essere “assegnati” a questo o quell’altro erede richiedono valutazioni estimative e successivi conguagli in denaro ove gli immobili non siano di pari valore, oppure che siano messi in vendita per poter spartire tra i coeredi le rispettive quote trasformate in denaro.
Quando questo non avviene perché non si riesce a trovare un accordo tra gli eredi, magari nemmeno a fronte dell’intervento di consulenti esterni, si finisce per dover procedere ad una divisione giudiziaria, che è l’argomento dell’articolo che proponiamo a seguire.
Deve però essere ben chiaro che questa è l’extrema ratio là dove non si riesce in alcun modo a raggiungere un ragionevole e bonario accordo tra i coeredi. E’ sempre assolutamente consigliabile raggiungerlo prima, questo benedetto accordo, per evitare che i tempi si allunghino a dismisura e che le quote di spettanza dei singoli vengano decurtate di tutte le spese ed i balzelli che inevitabilmente appesantiscono un iter giudiziario.
Il consiglio è quindi di rivolgersi a professionisti esperti di settore che possano supportare gli eredi nella valutazione e perizia del patrimonio oggetto di divisione, nella definizione delle quote di spettanza, nella stesura di accordi piuttosto che nell’assistenza ai rogiti notarili fino alla completa definizione della divisione, che può prevedere passaggi anche molto complessi. Ma è estremamente importante che i professionisti abbiano anche quell’esperienza lavorativa e quella capacità di comprendere a fondo le persone che hanno di fronte, tali da far superare anche ai più riottosi tra gli eredi le problematiche di natura famigliare e di rapporto interpersonale, per giungere all’obiettivo finale in grado di dare la massima soddisfazione a ciascun erede, in funzione delle condizioni operative.
Resolvo Multidiscipline dispone delle professionalità in grado di fare questo con la ricerca della massima tutela degli interessi dei singoli coeredi e la garanzia della loro privacy, accompagnandoli in tutto il percorso disponendo della contemporanea e coordinata attività di professionisti operanti nel settore legale, economico/tributario, tecnico/immobiliare. Siamo a disposizione per valutazioni preventive dei casi di interesse, se necessario a partire dalla presentazione della successione ereditaria, e per la formulazione di una appropriata offerta economica delle attività professionali.
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